Io, i lemuri cantanti e le piante commestibili

Animali e piante

Immagino che molti di voi non sappiano che cosa è un indri: per questo qui a fianco vi ho inserito una foto che lo ritrae. Si tratta di un lemure, un piccolo primate che abita in Madagascar, al quale ho dedicato diversi anni della mia vita per studiarne il comportamento. Simile ad un orsacchiotto con gli occhi spiritati, l’indri è in grado di fare qualcosa di speciale: canta. Le sue melodie (o lamenti, dipende dai gusti) sono estremamente intense e risuonano per chilometri nella loro casa: la foresta pluviale.

Come potete immaginare la pioggia era piuttosto frequente da quelle parti… La mia giornata di lavoro iniziava all’alba e, armata di gps, fotocamera, videocamera, registratore, microfono, tabelle, radio etc… passavo  molto tempo con gli indri per capire cosa mangiavano, quanto si spostavano, come socializzavano, perché cantavano e quale tipo di messaggio trasmettessero con quei canti o altri segnali… Lavoro incredibilmente affascinante e appassionante, ma anche duro, soprattutto fisicamente.

Quando faceva particolarmente freddo e pioveva tanto, sia io che gli indri stavamo immobili e assonnati in paziente attesa di un raggio di sole. Ho passato innumerevoli ore infreddolita, fradicia, ad osservarli bevendo litri di the caldo (santo thermos), seduta su un sacchetto della spazzatura e infagottata nel mio impermeabile…  Eppure mi stupivo nel constatare che, ciononostante, il tempo passava senza che mi annoiassi. In quelle ore, da sola con i lemuri, ho scoperto che la natura che mi circondava, fatta di pochi animali, tantissime piante, e apparentemente immobile, in realtà era in continuo movimento.

Solo se ci si ferma ad osservare, ascoltare, annusare e toccare il mondo naturale, si percepisce il suo pulsare. E’ come trovarsi di colpo ad utilizzare tutti i sensi, a vivere completamente. Ed è in quei momenti che mi sono avvicinata al mondo delle piante, anche se non ne ero pienamente consapevole.

La svolta è arrivata un giorno in libreria 6 anni fa. Occasionalmente mi sono imbattuta in un libro sulle erbe spontanee. Un manuale semplice che indicava la commestibilità di alcune piante e il loro impiego in cucina. Da quel momento ho iniziato ad esplorare boschi e stradine sperdute a caccia di piante da mangiare. Non erano sempre buonissime, pertanto capii che sarebbe stato necessario un tocco in cucina per apprezzarle al meglio.

Studiosa, curiosa e amante della buona cucina, ho iniziato a procurarmi ogni libro sul tema e a (in)seguire corsi sulle erbe, spingendomi sino in Francia o in Svizzera, dove regna una consolidata tradizione di utilizzo delle piante selvatiche. Lì ho imparato ad usare i sensi e non soltanto i libri, per conoscere le piante e cucinarle.

Complice la voglia di sperimentare nuove ricette, ho iniziato a fare regolarmente “la spesa” nei prati e nei boschi. Una spesa bio, slow food, low cost, a km zero, sana, nutriente, ma soprattutto rilassante e divertente! Così, da semplice passione, le erbe spontanee sono diventate uno stile e una filosofia di vita. Che fortuna essersi imbattuta in quel libro…

 +39 349 3626757     info@vividisanapianta.it
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