Biancospino
Crataegus oxyacantha (Fam. Rosaceae)

INTRODUZIONE:

Lunghe spine, bacche amarognole di colore rosso e fiori bianchi e profumati, vi presento una delle piante medicinali più potenti della nostra flora spontanea: il Biancospino. Soprannominata la “Valeriana del cuore”, questo alberello ha incredibili proprietà cardiotoniche, antispasmodiche e sedative. Tali proprietà vennero scoperte solo di recente, nel XIX secolo, da allora divenne una celebre pianta medicinale presente in tutte le farmacopee del mondo. Il Biancospino regolarizza la circolazione sanguigna e la pressione arteriosa svolgendo nel contempo un’azione protettiva sul cuore e sui vasi. E’ poi utile in caso di malattie cardiovascolari grazie alla sua azione vasodilatatrice. Ma non è tutto! Noti sono i suoi benefici in caso di disturbi del sonno… Per chi soffre d’insonnia un infuso di fiori di Biancospino può fare la differenza. Affrettatevi dunque, la fioritura è appena cominciata ed è importante raccogliere i fiori quando sono ancora un po’ chiusi (vedi immagine). Poi lasciateli seccare all’ombra e conservateli in sacchetti di carta chiusi. Un consiglio, o meglio una richiesta. I fiori attirano una moltitudine di insetti che è molto facile catturare involontariamente insieme ai fiori durante la raccolta. Dunque, prima di avviarvi verso casa, nel luogo della raccolta stendete a terra un telo bianco, poi sparpagliate i fiori agitandoli un poco così da far scappare e liberare nel loro ambiente formiche, coccinelle, ragnetti etc… Questo tipo di azione è consigliabile ogni qual volta si raccolgono i fiori in natura, non solo per il Biancospino ma anche per le altre piante. Una piccola attenzione che vi fa sentire rispettosi della natura e che nel contempo terrà lontani da casa vostra insetti indesiderati!

SEGNI PARTICOLARI: Fusti spinosi, fiori bianco-rosati e profumati in primavera, bacche rosse in autunno.

Come molte piante della famiglia Rosaceae, fiorisce all’inizio della primavera. I suoi fiori sono molto profumati, di colore bianco o bianco rosato, e attirano numerosi insetti tra cui bellissime coccinelle. In autunno, di solito verso la fine di settembre, maturano numerose piccole bacche rosse che lo rendono facilmente riconoscibile. Attenzione durante la raccolta perché qua e là sul fusto sono presenti spine piuttosto “spinose”! Di solito presenta le dimensioni di un piccolo alberello non troppo sviluppato, ma non è raro incontrare esemplari di grandi dimensioni.

DOVE LA TROVI: Radure, margini dei boschi, preferibilmente su suoli calcarei.

Siccome ama il sole, sarà più facile scovare questa pianta in una radura o a margine di un bosco piuttosto che in luoghi ombrosi. Anche se predilige suoli calcarei, è possibile trovarlo in tutti i tipi di terreno.

UTILIZZI: Infusi, sciroppi, marmellate, tinture, decotti.

Con i fiori si preparano tisane per una cura del cuore e per contrastare l’insonnia. Con i frutti potete realizzare sciroppi o marmellate. La marmellata di biancospino si sposa benissimo con le carni bianche, ma anche con una fetta di pane ai cereali arricchita con un filo di burro fresco (per i più viziosi…).

PROPRIETA': Cardiotoniche, antispasmodiche, sedative, antidiarroiche, astringenti.

In caso di ipertensione l’infuso di Biancospino è un rimedio molto efficace. Si consigliano cure non superiori a 2-3 settimane al mese, rispettando le dosi di 2 o 3 tisane al giorno (2 cucchiaini di fiori lasciati in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua bollente). E’ importante non superare le dosi indicate perché altrimenti si rischia, al contrario, un’azione depressiva sul cuore. Per l’insonnia è sufficiente una tazza prima di coricarsi. Per la diarrea e la ritenzione idrica si usa il decotto di frutti: 20 g in un litro d’acqua, da consumare nella dose di due tazzine al giorno.

CURIOSITA':

Nella cultura popolare l'infuso di fiori e foglie di Biancospino nel latte era impiegato per addolcire la pelle, normalizzare le pelli grasse e contrastare l'acne. Storicamente era considerata una pianta dai poteri magici in grado di dare protezione e attirare gioia, amore e armonia. Si riteneva che fosse il rifugio di fate e folletti, per questa ragione i Celti raccoglievano il Biancospino solamente la mattina di Beltane (1 maggio), poiché questo era l'unico momento in cui le fate avrebbero concesso di prelevare la giusta quantità di rami senza arrabbiarsi.

ECCO COSA PUOI PREPARARE:

Marmellata di bacche di Biancospino
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