Originaria dell’Oriente, questa pianta dai mille poteri è stata a lungo utilizzata per la cura del corpo e per le sue essenze magiche. Tutti conoscono il suo nome, eppure ho l’impressione che i suoi poteri siano stati un po’ dimenticati e che i suoi impieghi siano decisamente sottovalutati. Il suo profumo alletta i miei sensi come poche piante sono in grado di fare. Se non l’avete mai assaggiata in tisana vi consiglio di provare. Ma anche per sciroppi e ricette dolci o salate. Provate ad odorarla, sfregandone con delicatezza le foglie per risvegliarne il profumo, chiudete gli occhi e lasciate che sia lei a guidarvi nel suo impiego. Sperimentate, sbagliate e migliorate, ne vale certamente la pena, sempre, e non solo per la Maggiorana…
Il suo profumo è inconfondibile. Note balsamiche che rimandano un po’ all’Origano e al Basilico, con lievi note di limone. Per la sua forma, viene facilmente confusa con l’Origano, vicino ‘parente’, ma le foglie della Maggiorana hanno una forma più raccolta, con i margini che tendono a richiudersi verso l’interno, ‘a barchetta’, laddove le foglie dell’Origano appaiono distese e decisamente meno incurvate.
In alcune regioni mediterranee la si ritrova allo stato spontaneo, ma più comunemente viene coltivata attivamente negli orti e nei giardini.
In fitoterapia è preferibile cogliere e utilizzare la Maggiorana all’inizio della sua fioritura. Tisane o tinture vinose per calmare il sistema nervoso, contrastare le malattie da raffreddamento, tonficare il corpo e stimolare la digestione.
Per ricette in cucina si può adoperare anche prima dello sviluppo dei fiori. Per aromatizzare pietanze dolci o salate: salse, arrosti, ripieni, insalate, conserve, etc… La Maggiorana è uno degli ingredienti scelti per la preparazione di molti liquori, tra cui il Vermuth o l’Arquebuse.
Molti sono i suoi poteri, a partire dai suoi effetti antibatterici, antimicotici, digestivi, antispasmodici, diuretici, carminativi, antinevralgici, espettoranti, immunostimolanti e calmanti il sistema nervoso centrale… Medici arabi prescrivevano la Maggiorana per disturbi di emicrania, singhiozzo, tic nervosi e stati di ubriachezza.
In virtù del suo gradevole profumo, la pianta era molto amata dai Greci. Si racconta che fu Afrodite a coltivare per prima la Maggiorana, e fu la dea dell'amore in persona a scegliere la fragranza da attribuire alla pianta. Per questa ragione, le fanciulle greche usavano mettere un rametto di Maggiorana sotto al cuscino, al fine di stimolare sogni in cui avrebbero visto il volto del loro futuro marito.