Una pianta discreta la Nepetella, ma assai sorprendente. Tante le sue virtù, in cucina come in fitoterapia. In passato veniva usata per curare i morsi di serpente, non a caso il suo nome deriva dal termine latino “nepa” che significa serpente. In cucina si esprime con grazia, forse anche un po’ di malizia. Tanti i piatti regionali che la vedono regina: stufato di funghi, zuppe di pesce, pappa al pomodoro e molti altri ancora. Per non parlare delle sue innumerevoli proprietà curative. Particolarmente utile a chi ha la pancia gonfia stati ansiosi o cattiva digestione!
Le foglie, piccole, vellutate e arrotondate, sono spesso cosparse di piccole macchiette bianche. I fiori sono delicati, molto simili a quelli del Rosmarino o del Timo, con il ‘labbro’ sporgente tipico di questa famiglia botanica.
Non è difficile scovarla, basta cercarla! Comune nei prati umidi e a bordo strada. Non ama il ristagno d’acqua, per questo tende a diffondersi in terreni con una lieve pendenza.
Non ci sono limiti al suo utilizzo. Potete sbizzarrirvi! Basterà che annusiate il suo profumo delicatamente mentolato per immaginare come adoperarla. Siccome è una pianta aromatica, a pari del Timo o del Rosmarino, consiglio di eccedere nelle quantità per evitare sapori troppo sbilanciati.
Davvero tante le sue proprietà. Consiglio di consumarla sotto forma di infuso da bere dopo i pasti per facilitare la digestione e contrastare la formazione di gas nell’intestino. In caso di influenza è utile per faciltare la sudorazione e calmare la febbre, ma anche come espettorante. La Nepetella è alleata in caso di insonnia, depressione e dolori mestruali.
E' una pianta molto cara ai gatti che se la scovano vi si sdraiano beatamente sopra. E' un ingrediente comune in molti liquori alle erbe prodotti in diversi paesi europei. In Sicilia viene utilizzata per aromatizzare le lumache.