Uno stato particolare, quello in cui mi ritrovo adesso. E’ iniziata la stagione dei fiori, è iniziata la stagione delle essenze, è iniziata la stagione della cura, del prendersi cura. Sotto gli influssi dell’ultima Luna, ho raccolto erbe per la cura di altri e anche un po’ per me. In parte sono appese nel fienile, in parte al buio, nel mio mobile-incubatrice in cui tutto si trasforma. Non c’è abbastanza spazio, ma fino a poco tempo fa avrei voluto rifugiarmi nel mobile insieme ai miei preparati, al buio, al riparo dagli agenti esterni… giusto una mescolata e una carezza ogni tanto, per garantire la buona riuscita del medicamento.
Ironia dell’inconscio, più che della sorte, al buio ci sono stata costretta per davvero. Un problema all’occhio destro, l’occhio che guarda al mondo esterno, l’occhio che esplora la relazione fra il nostro bambino, il nostro adulto, e tutto ciò che incontriamo vivendo. Non ho dubbi, ovviamente, sull’importanza dei segni che il nostro corpo ci manda, che il nostro Sè più grande ci mostra. Non mi importa se questo possa venir compreso o meno dal mondo esterno. Questo è il mio mondo, e qui non c’è spazio per la separazione. Come nel piccolo, così nel grande, come dentro così fuori… la Natura è Maestra in tal senso…
Il mio preparato interno sta ancora maturando, ma l’ascolto e il dialogo sono a buon punto. Potrei tenere tutto per me e spuntare nuovamente in superficie come se niente fosse, ma non è ciò che sento dentro. Sento l’importanza di condividere parte di questi messaggi, perché è del Femminile che si sta parlando, e del Materno. Valori Sacri non per forza associati ad un nascituro in carne ossa. Valori preziosi ed essenziali per la Donna, come per l’Uomo. Ognuno si rispecchi, se e come lo desidera.
Dare e Ricevere, ecco il primo messaggio. Qui mi rivolgo alle anime gentili, a quelle che sentono la necessità di dare amore a chi gli sta attorno. Può sembrar banale il ‘Dare e Ricevere’, quante volte è sulla nostra bocca? Spesso frainteso nel suo significato più profondo… La ricerca del suo equilibrio ciclico è qualcosa che non ci è stato insegnato, dobbiamo impararlo nel corso della nostra Vita, perché c’è molto da esperire. Il Dare e Ricevere è una scuola che funziona per errori, bisogna vivere senza maschere e senza troppi recinti, per comprendere come nutrirsi nel Ricevere, come nel Dare; senza mai collassare, senza dover respingere un’intrusione o un’aspettativa altrui che non desiderate soddisfare. Il Dare e il Ricevere devono potersi muovere liberamente e fluire senza troppi pensieri, calcoli ed eccessi. Fluire, appunto… Il Flusso è soggettivo, eppure alcune regole sono certamente universali.
Mi sono scoperta a Dare troppo spesso, e a Ricevere pochino. Perché? Perché sono di natura selvatica e solitaria… e poi perché, come tutti, le mazzate della vita mi hanno portato a costruire dei recinti di protezione. Persone interessate a Prendere, più che a Dare, camuffate da dono e offerta, diversamente consapevoli del loro travestimento. L’inconscio opera a tutti i livelli, anche questo. Ho imparato a tener fuori queste persone nel tempo, ma ciò ha portato a un indurimento nella mia essenza. E’ tempo di ammorbidirla. La roccia sarà pur resistente, ma desidero danzare con il Vento e con la Vita. No, non voglio un cuore di Pietra. E se qualche personaggio indesiderato e camuffato farà il suo ingresso nel mio mondo, chiederò aiuto all’energia delle Api per pungere a dovere ed allontanare i corpi estranei. Non c’è spazio per i parassiti intenzionali o inconsapevoli, nel mio Alveare… Durante il cammino ho incontrato anime splendide in grado di scalfire i miei recinti interni. Sono pronta per la lezione dell’Accoglienza. Perché imparare ad accogliere e ricevere doni dalle persone che amiamo, significa nutrire il Cuore e celebrare la Vita. Se non sperimentiamo l’amore ricevuto, quello incondizionato che tanto somiglia a quello di una madre, come possiamo diventare e conservarci amorevoli?
E come possiamo diventare madri, a nostra volta, se non ci apriamo all’amore incondizionato? Non è sufficiente fare dei figli per essere madri, credo che ormai questo vi sia chiaro.
Per diventare Madri, prima bisogna esser Figlie, o Figli, ecco il secondo messaggio. Una Figlia, un Figlio, riceve amore e nel riceverlo impara a donarlo a sua volta. Il punto è che ognuno di noi ha ricevuto i suoi traumi nell’infanzia e nell’adolescenza. Drammi e traumi che hanno creato spesse cortecce e plasmato resistenze, ma che ora devono lasciar spazio a qualcosa di più grande e colorato. Qualche anno fa mi ha molto colpito un episodio. Una cara amica mi offrì un trattamento Reiki per aiutarmi in un tempo di passaggio. Non sapevo nulla del Reiki, ma scelsi si abbandonarmi al suo ‘tocco’. Cominciò mettendomi le mani sulla testa, come fa una madre quando ti tocca la fronte per sentire se hai la febbre. E’ bastato quel gesto per spezzarmi. Innumerevoli passi, ma ancora diversi recinti. In questi giorni altre ‘madri’ e ‘sorelle’ (e ‘fratelli’) mi hanno offerto cure preziose, gli stessi aiuti amorevoli, ognuno con la sua impronta… di questo sono grata alla Vita e accolgo. Per diventare Madri, prima bisogna esser Figlie. Ho scelto di abbandonarmi all’amore, quello vero, perché sento che questa chiamata è importante per ciò che verrà, per ciò che sarò. Sono ancora in incubatrice, e sono un’anima in cammino come voi tutti. Perdonate i miei errori, i miei silenzi, e le mie fughe dal Tempo e dallo Spazio. Ma questa sono io, e sto imparando ad amarmi.
Oggi, ieri, poco importa. Qualcosa di forte è cambiato in me. Ho deciso di festeggiare le mie lacrime liberatorie. Ho scelto di sciogliere quell’antico dolore. E allora il Giardino mi chiama, scelgo di donarmi un mazzo di fiori speciale. Dare e Ricevere, eccolo nuovamente… ho seminato Bellezza e la Bellezza mi ritorna. Vivo questa raccolta come una prima volta. I Fiori mi chiamano, ognuno ha un messaggio per me. C’è chi mi dona l’abbraccio che mi è mancato, c’è chi mi riscalda il cuore, chi mi fa sorridere, chi mi ricorda tempi passati, chi mi punge per risvegliarmi, chi mi solletica mentre mi chino, chi mi commuove, chi mi incoraggia a nuova speranza, chi mi ispira nella direzione, chi si offre di proteggermi, chi mi allontana le ombre, chi mi purifica e chi mi nutre… in molti mi allietano per la loro semplice o intricata bellezza. Questo Mazzo è per me, ma è anche un po’ per Voi. Coltivate il vostro Paesaggio interiore, seminate e raccogliete bellezza. E’ giunto il tempo di fiorire, perché poi giungerà la stagione dei frutti, e il Raccolto sarà una festa condivisa, come si faceva un Tempo.