Millefoglio, Erba di Achille, Erba del Soldato, Stagnasangue, questi alcuni dei tanti nomi volgari con cui si è soliti chiamare questa pianta dalle stupefacenti proprietà medicamentose. Oggi scientificamente dimostrate, le proprietà cicatrizzanti dell’Achillea sono note sin dall’antichità. Discoride la consigliava come rimedio contro le piaghe e le ulcere cutanee, mentre Ippocrate ne esaltava le virtù in caso di emorroidi. Nel XVI sec., il medico e botanico Castore Durante descrisse così l’Achillea: “…dassi con utilità grande il succo di millefolio a bere negli sputi e vomiti del sangue e in tutte le rotture intrinseche delle vene come ancora agli antichi flussi dei mestrui. Messa dentro nel naso vi ristagna il flusso del sangue… mettesi con non poco giovamento ne i clisteri che si fanno per la dissenteria. La sua acqua, bevuta con latte di capra, ristagna negli uomini il flusso seminale.” Per uso interno l’Achillea è molto utile per trattare i disturbi digestivi e per calmare i dolori mestruali e dello stomaco. Infine risulta miracolosa per limitare i flussi mestruali troppo abbondanti.
I fiori possono essere bianchi o rosati; il periodo della fioritura va da maggio a settembre. Le foglie sono di aspetto delicato, finemente pennate e frastagliate in tanti segmenti lineari acuti.
Se cercate questa pianta e siete alle prime armi andate in un prato. A partire da maggio vedrete che delicati fiori bianchi o rosati spuntano fra i fili d’erba donando una certa dolcezza all’ambiente. I continui tagli dei prati ad opera di contadini affamati di fieno per il bestiame non scoraggiano questa pianta che è in grado di crescere rapidamente e, altrettanto velocemente, rifiorire; una vera guerriera insomma.
In cucina il suo aroma piuttosto deciso e tendente all’amarognolo non consente l’uso di questa pianta in grande quantità, ma risulta comunque gradevole al palato ed è in grado di attivare gli enzimi implicati nei processi digestivi. L’impiego dell’Achillea come medicamento invece, trova molteplici preparazioni come ad esempio tinture vinose o liquori digestivi, oleoliti e creme cicatrizzanti. La cime fiorite sono molto gradevoli in tisana, per aiutare la digestione, calmare i dolori mestruali e di stomaco, o per frenare mestruazioni troppo abbondanti.
Infallibile per uso esterno come antiemorragico, cicatrizzante o come trattamento contro le emorroidi. Per uso interno è molto utile per favorire la digestione, calmare i dolori mestruali e di stomaco e frenare le emorragie interne.
Il nome 'Achillea' è legato ad una leggenda secondo la quale Achille, consigliato dal centauro Chirone, si sarebbe servito di questa pianta per curare le proprie ferite e quelle dei suoi soldati. L'Achillea è una delle erbe utilizzate per preparare il Vermut.