Mi fa sempre sorridere il suo nome scientifico, perché sa tanto di formula magica… “Humulus lupulus!”. In effetti il Luppolo è un po’ magico. Pensate che osservando le donne addette alla raccolta delle sue infiorescenze si notò che queste presentavano un ciclo mestruale molto regolare… successivamente venne confermata la sua capacità di regolarizzare il mestruo grazie alla presenza di sostanze con attività estrogena. Meno simpatico invece, è l’effetto che questa pianta esercita sugli uomini (almeno dal loro punto di vista!). Nel Medioevo infatti, il Luppolo veniva usato per gli uomini che soffrivano di eccessivo appetito sessuale, per favorire l’astinenza imposta dai costumi religiosi. Pare che fosse persino somministrato di nascosto ai militari per evitare “distrazioni” corporee. Anafrodisiaco o meno, i fiori del Luppolo sortiscono certamente un effetto sedativo e calmante sul sistema nervoso centrale e, se consumati sotto forma di infuso, favoriscono sonni dolci e rilassati. D’altra parte è parente della tanto discussa Cannabis! Questa pianta è ben più nota per la birra. In effetti è a causa di quest’ultima che dal VIII secolo cominciò la sua coltivazione e il relativo impiego per conservare, chiarificare e conferire il caratteristico sapore amarognolo alla birra. Ma il Luppolo è anche buono da mangiare! In questo caso si consumano i giovani getti colti in primavera, almeno fino a quando si riesce a raggiungerli, perché si allungano su su in alto a gran velocità!
Esistono piante maschio e piante femmina. I fiori delle piante maschili sono piccole pannocchie di colore verde-giallo. Quelli femminili, più voluminosi, sono a forma di cono pendulo e di colore verde chiaro. Sulla loro superficie è presente una polvere gialla il cui odore ricorda la birra.
Cresce nei luoghi umidi e freschi ricchi di azoto. Spesso al margine di campi, boschi e strade. E’ una pianta rampicante che cresce molto rapidamente attorcigliandosi ad altre piante o supporti (es. reti, pali…).
Chiamati erroneamente ‘asparagi selvatici’, i giovani getti del Luppolo hanno un sapore molto delicato che si presta per numerose preparazioni. Risotti, flan, quiche, o persino crudi in insalata. Si sposano molto bene con pasta, uova e patate. I fiori sono impiegati per infusi calmanti e sedativi.
Ricco di sostanze amare, il Luppolo ha azione digestiva e aperitiva. In fitoterapia sono molto apprezzati i suoi fiori femminili (coni) che hanno effetti calmanti e sedativi sul sistema nervoso centrale. Questa pianta ha anche azione antisettica e battericida, per questa ragione viene aggiunto alla birra non solo per aromatizzare, ma che per conservare. Infine, il Luppolo contiene fitoestrogeni dal comportamento simile a quello degli ormoni femminili. Essi si sono dimostrati utili per problemi di vista, nella prevenzione dell’osteoporosi, per malattie cardiache, per problemi legati alla prostata e alla menopausa. A tal proposito, è documentata l’influenza del Luppolo sul ciclo mestruale delle raccoglitrici che risultavano avere cicli più abbondanti e irregolari nel periodo della raccolta dei coni.
In passato si usava imbottire i cuscini con i coni femminili per facilitare il sonno e calmare le tensioni. Per la stessa ragione talvolta veniva fumato.