E’ una pianta poco amata a causa delle allergie che può provocare nei soggetti asmatici o sensibili al suo polline. Ma le foglie sono assolutamente commestibili e non presentano alcuna tossicità. E’ una parente delle ortiche, infatti appartiene alla stessa famiglia. E per questa ragione risulta particolarmente ricca di proteine e vitamine. Quindi consumatela senza esitazione, anzi, cogliendola potreste limitarne la fioritura e quindi ridurre di un poco la concentrazione di pollini nell’aria!
Le foglie sono appiccicose per la presenza di una fitta trama di peli microscopici che la rendono una sorta di adesivo vegetale.
Comune lungo le siepi, a bordo di strade e sentieri. Predilige l’ombra e la si trova spesso associata alle ortiche.
E’ talmente abbondante che potete raccoglierne in grande quantità quasi tutto l’anno, inverno escluso. Stesso impiego degli spinaci ad eccezione del fatto che non si presta ad essere consumata cruda a causa della consistenza ruvida delle foglie. Consiglio di cogliere le cime giovani per cucinare zuppe, torte salate, risotti, paste verdi.
Presenta un alto contenuto di vitamina C, ed è fortemente diuretica grazie agli alti contenuti di nitrato di potassio. I nitrati non fanno male. Bensì contribuiscono al miglioramento della circolazione capillare e del nutrimento ai muscoli. Per esempio la barbabietola, anch’essa ricca di nitrati, è utilizzata dagli sportivi come integratore per migliorare la resistenza muscolare allo sforzo.
E’ uno degli ingredienti del “preboggion” ligure. La natura appiccicosa delle foglie un tempo veniva sfruttata per la pulizia dei contenitori di vetro prima dell'imbottigliamento del vino: da qui l'appellativo di "erba vetriola".