Spinacio Farinello
Chenopodium album (Fam. Amarantaceae)

INTRODUZIONE:

Considerato soltanto erbaccia da molti contadini. Ignorato totalmente da chi passeggia ai bordi di strade, nei campi, nei cantieri, o persino in città. Eppure… questo sì che è un alimento selvatico meritevole di attenzione. Uno spinacio selvatico che compare in natura nel momento in cui quello coltivato termina la sua stagione.
Il nome del genere ‘Chenopodium’, si riferisce alla forma delle foglie, simile al “piede di un’oca”, ‘Farinello’ (o ‘Farinaccio’) invece, è il suo nome volgare. Non a caso, se osservate bene le sue foglie (in particolar modo le cime) noterete come sembrino cosparse di farina; percepibile anche al tatto, questa polvere bianca rappresenta uno dei tratti più utili per il riconoscimento della pianta.
Un’informazione che forse vi farà piacere: avete presente la tanto ricercata Quinoa? Si chiama Chenopodium quinoa… vi dice qualcosa? In effetti le foglie di Quinoa, per sapore, ricordano molto il Farinello. E le due piante non condividono soltanto il sapore, ma anche numerosi nutrienti e principi attivi benefici per la salute del corpo. Sorrido al ricordo di quante volte mio padre, nel suo orto attaccato continuamente da intruse spontanee poco desiderate, si adoperava per eliminarne qualunque traccia. Oggi lo raccoglie e lo cucina con entusiasmo, ed io pure. Perché non provate anche voi?

SEGNI PARTICOLARI: Polvere bianca sulle cime fogliari.

Pianta che può raggiungere i 2 m di altezza. Le foglie e i gambi sono di colore verde intenso. Le cime fogliari presentano una polvere bianca (molto concentrata al centro) che ricorda la farina. Le foglie sono opposte e di forma simile al piede di un’oca, da qui il nome del genere ‘Chenopodium’.

DOVE LA TROVI: Terreni smossi, orti, cantieri, campi, margine di strade e ruderi.

Ama i terreni smossi e lo si può trovare un po’ dovunque. Negli orti e nei campi coltivati è piuttosto frequente. Ma lo si ritrova anche in città, nei cantieri e al margine di strade dove il terreno viene naturalmente smosso dall’acqua piovana. Sono certa che tutti voi, ma dico proprio tutti, lo hanno avuto sott’occhio senza notarlo. Ma non cercatelo prima di maggio, perché questa pianta inizia la sua comparsa nella tarda primavera.

UTILIZZI: Come gli spinaci, per contorni, ripieni, misticanze, etc...

Personalmente prediligo il Farinello allo spinacio comunemente coltivato. Il suo sapore lo ricorda molto, ma è più potente, salato, e comunica la sua incredibile ricchezza in sali minerali e principi attivi. La scienza ha dato conferme in tal senso (vedi paragrafo sottostante). Ottimo come contorno, ripieno per torte salate, gustoso ingrediente crudo per misticanze, strepitoso con le patate.

PROPRIETA': Vitaminizzanti, remineralizzanti, diuretiche, emollienti.

Provitamina A, vitamine B1, B2, PP e C abbondano nel Farinello; così come mucillagini, Calcio, Potassio e Ferro. Quest’ultimo maggiormente assimilabile crudo, piuttosto che cotto. Per la presenza abbondante di ossalati, si consiglia di moderarne il consumo a chi presenta problemi renali di vario genere, fatta eccezione per le foglie bollite in abbondante acqua salata.

CURIOSITA':

Resti di Farinello sono stati trovati in villaggi neolitici di tutta Europa. Persino l'uomo di Tollund, importante ritrovamento avvenuto in Danimarca nel 1950, portava nel suo stomaco semi di questa pianta, ingrediente presente nel suo ultimo pasto consumato nel corso di una cerimonia. Il Farinello è comunemente coltivato in India e Giappone.

ECCO COSA PUOI PREPARARE:

Bocconcini sfiziosi di Farinello con Portulaca
 +39 349 3626757     info@vividisanapianta.it
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