Mi sembra passato un secolo da quando, cinque anni fa, in riva al Lago Vittoria mi interrogavo sulla mia vita. Ero irrequieta, impaurita, non sapevo quale sentiero percorrere e in quale luogo puntare. Osservavo il lago, le mangrovie e i colori brillanti degli uccelli acquatici. I miei piedi incastrati nella melma… una metafora del mio stato d’animo di allora. Ero smarrita… una mia vecchia me stava morendo, ora lo so.
Oggi il paesaggio è cambiato, ed Io quasi non mi riconosco.
Attorno a me Artemisie, Papaveri, Fiordalisi e Fragole in piena crescita tra le Malve fuori misura. Un Macaone multicolore vola incessantemente sui Finocchi sparsi qua e là: sta deponendo piccole uova gialle, non vedo l’ora di ammirare gli splendidi bruchi che ne verranno. Eserciti di impollinatori ronzano eccitati intorno alle Salvie in fiore. Altre nuvole di insetti circondano Cavoli, Senapi, Rucole e Ravanelli, adornati da petali gialli, rosa, bianchi e Coccinelle. Le spighe di Grano e Orzo danzano insieme al vento, mi faccio cullare anch’io. Un gruppetto di Rondini banchetta sulla mia testa in compagnia di un solitario Gruccione: sono appena giunti da un lungo viaggio e gioisco per la loro presenza. Un collo azzurro attira la mia attenzione: è un grande maschio di Ramarro, è appostato tra le Viole e il Prezzemolo. Dallo stagno alle mie spalle giungono i canti delle Rane in amore e un Rospo salta in acqua non appena mi avvicino: è una femmina gravida che riaffiora tra gli Iris d’acqua. Attorno a me un universo di piante e animali, un tripudio di Vita che mi avvolge e mi travolge. Non credevo che la mia oasi avrebbe raggiunto una tale bellezza in così poco tempo, mi sento colma. Non è ancora la stagione dei frutti, eppure sto già assaporando il mio raccolto.
Una nuova me ha preso forma. Una forma nuova, inaspettata e meravigliosamente selvatica.
La Natura che mi circonda mi ha guidato, ispirato, guarito e nutrito. In passato, come adesso e nel futuro, perché ho scelto di camminare al Suo fianco. Il sentiero lo tracciamo insieme ed ho imparato ad ascoltare i Suoi messaggi. Negli ultimi tre anni ho immaginato e sognato, seminato e propagato seguendo i Suoi consigli. Innumerevoli semi e piante per altrettanti animali. Mi sento fortunata, passo intere giornate a coltivare paesaggi selvatici e officinali; ho scelto di custodire la Terra, le Api e le Galline perché amo farlo. Adoro percorrere il sentiero della Natura, poiché nel frattempo ho imparato a custodire e a nutrire me stessa. Il cammino è ancora lungo, eppure non ho fretta… il viaggio è stupendo, seguo la mia bussola interna e so che non potrò perdermi, la meta sarà certamente colorata e intensamente profumata.
Un piccolo dono per il mio Orto Selvatico: sega, levigatrice, legno di recupero, qualche chiodo e un pennarello bianco. Il Cartello è pronto e vi imprimo ciò che ho dentro: “QUI COLTIVO LA MIA FELICITA’”.