L’altro giorno mi sono recata nei pressi di in un bosco che frequento abitualmente. Mentre mi avvicinavo ad un castagno in cerca dei suoi frutti, una fila di lanterne cinesi in miniatura si è materializzata davanti ai miei occhi. A stento ho trattenuto un urlo di esultanza. Non potevo crederci, è da molto tempo che cercavo delle piante spontanee di Alchechengi (Physalis alkekengi)! A differenza dei frutti coltivati che colorano spesso i banchi delle pasticcerie di un arancione sbiadito, gli Alchechengi spontanei sono più piccoli e tendenti al rosso vivo. Le bacche sono nascoste dentro a delicati calici rossi; coglierli con le mani è emozionante, quasi come se la natura vi porgesse un piccolo regalo… impossibile non rimanerne incantati. La bacca è talmente liscia, rotonda, e perfetta che quasi spiace addentarla… ma tranquilli, il senso di colpa svanisce in pochi secondi, soprattutto se, come me, andate matti per la frutta con il cioccolato fuso:) Ed è così che li ho mangiati appena rientrata a casa, poi nuovamente poche ore dopo a casa di amici, e poi ancora per altri due giorni. Era da tanto tempo che non abusavo così tanto di cioccolato… Maledetti Alchechengi! Fortuna che sono ricchissimi di vitamina C…