Caffé e biscotti con le Ghiande

STAGIONALITA':

Autunnale

PROPRIETA':

Antisettiche, febbrifughe, astringenti, toniche.

DOSI PER:

2 persone (caffé) - 10 persone (biscotti)

E’ da quando sono piccola che amo passeggiare nei boschi. Mi recavo spesso in quello vicino a casa mia, per giocare con l’acqua dei piccoli ruscelli, costruire dighe, o scovare piccoli gamberetti. Una volta ho persino cotto le castagne colte sul momento, lì nel bosco, accendendo un fuocherello. Ma lì avevo già sedici anni. In seguito presi l’abitudine di andarci per portare a spasso i miei cani e i gatti. Ho sempre avuto moltissimi gatti, e almeno 5 o 6 fra i più intraprendenti mi seguivano sin dentro al bosco. Erano momenti ordinari, normali, e bellissimi nella loro semplicità. In quelle passeggiate ho osservato spesso le ghiande per terra, intere o mangiate da qualche scoiattolo. Ho sempre pensato che per noi non fossero commestibili… e invece mi sbagliavo! Certo, il loro alto contenuto in tannini rende necessaria una cottura prolungata in acqua, però ne vale la pena! E poi la Quercia… Celti, Greci, Romani ed Ebrei hanno sempre venerato questo albero, simbolo di continuità della vita, prosperità, buon auspicio, e soprattutto, forza. In tempi di guerra i suoi frutti venivano utilizzati per fare il pane, o addirittura, il caffé… Troppo curiosa per non provare! Dunque, ho bollito a lungo le ghiande sbucciate, poi le ho tostate in forno e macinate nel mortaio. A questa polvere ho aggiunto della cannella e dei chiodi di garofano. Ho messo il tutto a bollire in una tazza d’acqua per due minuti, e lasciato riposare per altri 5. Infine ho filtrato… buono! Poi ho guardato il colino… Lì giacevano le ghiande filtrate e ridotte in pasta. Le ho assaggiate, e mi hanno ricordato vagamente le castagne. A quel punto ho pensato che fosse un peccato buttarle… perché non usarle per dei biscotti? Ragazzi che idea! Sono venuti deliziosi, rustici e autunnali come piacciono a me. Insomma, caffé e dolcino insieme… Hai capito le ghiande zitte zitte?

Quercia (ghiande)

60 g (già sbucciate)

Cannella in polvere

2 cucchiaini

Chiodi di garofano

4

Acqua

150 ml

Farina di farro integrale (biologica)

30 g

Farina di tipo 2 (biologica)

90 g

Burro

50 g

Uova

1 tuorlo

Sale

qb

Zucchero di canna

50 g

1
2
3
4
5
6
7
8
9

Procedimento

Private le ghiande della buccia e pesatene 60 grammi. Fatele bollire in abbondante acqua (lievemente salata) per 20 minuti. Poi scolatele, aggiungete dell’acqua, e fare bollire altri 20 minuti. Scolatele, aggiungete nuovamente dell’acqua, e fate bollire altri 20 minuti. A questo punto assaggiate una ghianda, se trovate che sia ancora amara, ripetete 1 o 2 volte il procedimento.

Spegnete il fuoco, scolate l’acqua, tritate grossolanamente le ghiande, e tostatele in forno a 160-170 °C per 20 minuti circa. Poi riducete in polvere le ghiande in un mortaio, aggiungendovi i chiodi di garofano e 1 cucchiaino raso di polvere di cannella.

Scaldate 150 ml di acqua in un pentolino, portate a bollore e versatevi la polvere di ghianda. Fate bollire per due minuti, poi spegnete e lasciate riposare con il coperchio 5 minuti. Infine filtrate con un colino a maglia sottile, zuccherate a piacere, e sorseggiate con gusto.

Per i biscotti invece, sbattete con una frusta il burro, il tuorlo e lo zucchero sino a quando il composto non risulterà cremoso. Aggiungete le farine, un pizzico di sale, un cucchiaino di cannella in polvere, mezza quantità della pasta residua di ghiande, e impastate. Fate riposare in frigorifero per 20-30 minuti.

Passato il tempo necessario, posizionate la frolla su un foglio di carta da forno, poi stendetela con un mattarello sino ad ottenere un “foglio” di mezzo cm di spessore. Aiutandovi con un coltello, incidete tanti quadratini. Disponete i biscotti così ricavati su una teglia o un tagliere e lasciate riposare in frigorifero per 20 minuti. Nel frattempo scaldate il forno a 160-170 °C.

Infornate i biscotti e cuocete per circa 15 minuti, sino a quando non risulteranno leggermente dorati. Ecco fatto! Potrete gustarli con il caffé di ghianda, ovviamente!

PS: potete usare l’acqua di cottura delle ghiande per trattare la dissenteria. In tal caso, vi consiglio di non salarla, e di berne 3 o 4 tazze al giorno. Si conserva 2 giorni in frigorifero.

 +39 349 3626757     info@vividisanapianta.it
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