Sono una sognatrice, nella vita come nel sonno. I sogni sono una misteriosa via di comunicazione tra la nostra parte conscia e quella inconscia e per me è importante mantenere viva e attiva questa forma di ‘dialogo interiore’. Vi starete chiedendo: “che cosa c’entrano i sogni con il dentifricio?”.
I prodotti comunemente presenti sui banchi del supermercato contengono diversi composti del fluoro, al pari di acqua, bibite, alimenti, etc… Ebbene… questi composti non vanno molto d’accordo con l’attività onirica e non solo! Sono ormai diversi gli studi che dimostrano gli effetti calcificanti dei composti del fluoro sulla ghiandola pineale (il famoso terzo occhio) compromettendone il normale funzionamento (per approfondimenti date uno sguardo agli studi del Dott. Jennifer Luca e alle ricerche del medico italiano Paolo Lissoni).
La ghiandola pineale è situata in prossimità del centro del cervello e la sua forma ricorda una piccola pigna, da qui il suo nome. Essa svolge una funzione cruciale nella modulazione dei ritmi circadiani e dei ritmi sonno-veglia, è implicata nel corretto funzionamento delle ovaie, ha una potente azione antiossidante e stimola il sistema immunitario. Tutto questo grazie alla produzione di alcuni ormoni tra cui spicca la melatonina. E’ interessante notare che la pineale è in assoluto la ghiandola del corpo maggiormente vascolarizzata, a sottolineare la sua notevole importanza funzionale per l’organismo. Oltre alla melatonina, la pineale produce il DMT (Dimetiltriptamina) sostanza in grado di determinare ‘viaggi’ extrasensoriali ed extratemporali in un individuo.
Cartesio riteneva che fosse la sede della coscienza, il luogo in cui mente e corpo interagiscono. Egizi, Romani e altre società antiche, sembravano essere consapevoli della sua importanza e usavano rappresentarla simbolicamente. Interessante a questo proposito lo scettro di Osiride, rappresentato con una pigna (simbolo della ghiandola pineale) e due serpenti incrociati (simbolo del DNA) che raggiungono la ghiandola risalendo l’asta dello scettro (simbolo della spina dorsale). La stessa simbologia è stata successivamente ripresa e adottata dal Vaticano.
L’argomento relativo alla ghiandola pineale è molto dibattuto, come sempre quando la scienza incontra il mito e l’invisibile. Ad ogni modo, i dati che confermano i danni del fluoro non mancano nella letteratura scientifica. Ora, ritengo che siamo abbondantemente circondati da sostanze chimiche potenzialmente nocive e che non possiamo vivere con una perenne ansia da contaminazione. Ognuno fa quello che può e ciò che si sente per cautelarsi da eccessive esposizioni…
E finalmente arriviamo al perché di questa ricetta e della premessa sulla pineale. Da un po’ di tempo l’idea di usare dentifrici arricchiti con il fluoro ha cominciato a disturbarmi. In fondo ho sempre avuto a che fare con gli africani che sono soliti usare foglie e bastoncini per la pulizia dei denti…
Sappiate che ho testato personalmente questa ricetta per qualche mese prima di condividerla con voi, inoltre sono riuscita a coivolgere qualche cavia coraggiosa:) E….
I risultati hanno superato le attese! Pulizia a fondo, sensazione di freschezza nel palato, nessun sanguinamento e un’aroma stuzzicante in bocca:) E poi… Vogliamo mettere la soddisfazione di farsi da soli il proprio dentifricio?
La ricetta che ho pensato ben si addice alle persone con tendenza ad avere le gengive infiammate, ma va bene per tutti, anche per i bimbi.
E ora veniamo alla formula di questa polvere magica per i denti! Cenere, Bicarbonato di Sodio e Argilla, per le loro proprietà sbiancanti, abrasive ed emollienti. Con l’aggiunta di alcuni ingredienti selvatici che ho scelto per le loro proprietà antisettiche, astringenti, cicatrizzanti, antinfiammatorie, mineralizzanti, sbiancanti e rinfrescanti: Salvia, Elicriso, Achillea, Equiseto, Timo, Artemisia, Chiodi di Garofano e Cannella. Non siete obbligati a usare tutta questa varietà di erbe. Potrete optare per la sola Salvia, oppure Salvia e Timo… anche la Menta va benissimo; basta che manteniate le proporzioni fra erbe (10 parti), argilla (3 parti), cenere (8 parti) e bicarbonato (7 parti). Gli ingredienti andranno polverizzati, dunque munitevi di un buon mortaio!!! Non vi dico che goduria preparare questo dentifricio selvatico ed essere avvolti da profumi ed essenze inebrianti…