Una persona che stimo molto mi ha fatto una semplice domanda: “secondo te cos’è la Natura?”.
Ho realizzato che mai nessuno, che io ricordi, mi ha mai davvero rivolto questa domanda. La risposta mi ha spinto a riflettere. Avevo dei programmi per questa giornata piovosa, ma Mario li ha ‘stesi’ tutti. Appena mi è giunta la sua domanda, ho desiderato dedicarmi a lei perché la risposta era qualcosa di difficile da afferrare, dunque intrigante. Ma, soprattutto, mi sono resa conto di aver di fronte l’opportunità di fare ordine fra i miei pensieri e che i miei pensieri, se ordinati, sarebbero stati forse meglio compresi da tutti quelli che percepiscono che la Natura è più di un tramonto rosato, di un fiore accattivante o di un maestoso albero. C’è un motivo per cui noi vibriamo di fronte alla sua bellezza…
Qui di seguito la mia risposta, ma concedetemi un sorriso prima, sorto spontaneo dalla consapevolezza che i fili invisibili della Vita ti conducono laddove sempre desiderano; eppure non siamo marionette, siamo piccoli semi in grado di disegnare magnifici paesaggi e viaggiare molto lontano…
La Natura è un progetto divino (nel senso di perfetto e inafferrabile) che si autoalimenta e si auto equilibra ridisegnandosi continuamente sulla base della continua tensione fra forze contrapposte. Nel Progetto Naturale tante sono le energie in gioco. Alcune sono percepibili da noi in modo chiaro, molte più altre sono nascoste ai nostri sensi ordinari. La Natura è un insieme di esseri viventi e vibranti, visibili e non visibili. Una comunità coerente in continua trasformazione nel rispetto di leggi a noi in parte chiare e in parte no. La Natura è dunque un insieme di vibrazioni, di simboli, di informazioni. La Natura è ciò che unisce il Cielo con la Terra. Ma Cielo e Terra fanno anch’essi parte di Lei. Allora che cosa può mai essere la Natura?
La Natura è verità. Non mente. E’ quello che è. Se la si osserva per davvero, si scoprono tante verità. Gli scienziati lo sanno bene, per questo cercano di sviscerare i suoi segreti, di imitarla, ma troppo spesso soltanto in senso materiale e opportunistico, non per amore verso questa sacra musa ispiratrice.
Per scoprire alcune delle sue verità non bisogna guardare soltanto con gli occhi. E’ come per le persone. Innanzi tutto bisogna cercare di sintonizzarsi ‘con i suoi pensieri e movimenti’. Le sue voci corrono veloci e sono difficilmente afferrabili, vibrano a frequenze a cui non siamo più abituati, ma per le quali eravamo predisposti e consapevoli in un lontano passato. D’altra parte, si sa che i nostri sensi sono ciechi di fronte alla maggior parte di quello che ci circonda. E’ un nostro dovere morale e una reale necessità ri-accostarci a Lei, sarebbe sciocco non fare altrimenti. E’ la nostra Casa, Madre e Consigliera. Guai a farla arrabbiare.
La Natura è come il Regno di Fantàsia nella Storia Infinita: un mondo plasmato da infiniti personaggi e scenografie, tutto dipende da dove si focalizza l’attenzione e da quanto si lascia volare l’immaginazione. Se guardiamo a Lei con occhi aperti e attenti, possiamo cogliere molti dei suoi messaggi, perché le forme e i colori sono informazioni importanti. Eppure non basta la vista per assaporare appieno la storia e cogliere la sua Essenza… chi desidera andare oltre, deve abbandonare il controllo, chiudere le palpebre, e iniziare l’ascolto, con tutti i sensi….
Dapprima con le orecchie: quanti uccelli stanno cantando? Quanti suoni diversi riesco a distinguere? Cosa vorranno mai dire quei suoni? Come mai l’usignolo intraprende tali competizioni canore? E perché mai ha scelto proprio quell’albero per cantare? Cosa trova in questo ambiente? Di cosa si nutre? E gli insetti e gli anfibi? Come si sintonizzano in tutto questo concerto di musiche soliste e non? Quando il vento soffia gli alberi ‘risuonano’ e tutti gli altri abitanti si zittiscono. Un po’ come lasciare che il popolo degli Ent del Signore degli Anelli domini il palcoscenico naturale insieme ai sussurri di Eolo. Queste sono alcune delle domande e riflessioni che popolano la mia mente quando sono in modalità di ascolto…
Poi con il naso. I profumi. Coglierli mentre si cammina. Percepire la presenza di un animale ‘sentendo’ i segnali odorosi lasciati lungo il suo cammino. Comprendere che un fiore appena schiuso ha un odore e che a maturazione ne sviluppa un altro, che guarda caso serve per richiamare eserciti di impollinatori. E che l’essenza eterea di quel fiore, la sua forma, il suo colore, sono informazioni-vibrazioni non solo per l’insetto o uccello che promuoverà la sua riproduzione e diffusione, ma anche per noi che possiamo entrare in risonanza e interagire con il ‘Tutto Naturale’ in maniera più o meno profonda, più o meno consapevole…
Sempre ad occhi chiusi… è giunta l’ora del tocco. Con le mani si può scoprire il delicato velluto delle foglie dei gerani, o delle gemme di pioppo… Fastidioso è invece il fusto peloso del Topinabour o del Girasole… non a caso il Convolvolo non ci si arrampica. Per entrare in una dimensione piacevole, sensuale e Naturale delle cose, è sufficiente accarezzare i petali di un Papavero. Eppure non esistono soltanto le mani… Tuffare il viso ad occhi chiusi nell’Elicriso avvolge e riscalda l’anima. E poi ci sono i piedi… Si può, anzi, si deve, comunicare con la Natura anche attraverso i piedi. In fondo siamo antenne e le Sacerdotesse di un tempo erano brave a sentire, ‘cogliere’ e trasformare l’energia della Terra. Ho camminato scalza un po’ dappertutto. Si può percepire come varie tipologie di terreno e ambiente corrispondano a differenti temperature. Si può cominciare sentendo l’umidità di un prato nei suoi diversi punti. Quelli scaldati dal sole avranno una temperatura diversa da quelli costantemente in ombra, ma anche le varie pendenze corrispondono a oscillazioni di umidità e temperatura e, guarda caso (ma caso non è) anche di comunità vegetali e animali.
E la bocca? Ogni radice, fusto, foglia, fiore, frutto e seme di una pianta ha un suo sapore. Ma in fondo che cos’è il sapore? E’ una manifestazione di energia! Ancora una volta mi trovo a parlare di vibrazioni… Faccio un esempio. Se si assaggia uno spinacio selvatico nella sua prima fase di sviluppo, poco prima della fioritura o durante lo sviluppo dei semi, si può percepire un cambio di sapore della pianta nelle differenti fasi. E questo vale per tutte le piante! Perché le loro energie si muovono dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso sotto l’influsso delle stagioni, delle variabili ambientali, del terreno, dei competitori, dell’ambiente nel suo complesso, del Cielo e della Terra. E potrei smarrirmi, se non interrompessi volutamente questo flusso di pensieri. Tornando all’esempio dello spinacio, il suo sapore la dice lunga sul tipo di ambiente in cui è cresciuto e sulla fase di sviluppo in cui si trova. Non sto dicendo fantasticherie (che poi non ho nulla contro le fantasticherie, anzi…), lo sanno bene gli studiosi dei principi attivi delle piante, che tengono ben presente il fatto che una pianta varia i suoi contenuti (e dunque la sua energia) in base alle latitudini e altitudini in cui è cresciuta. Sarebbe bello lasciar vagare e divagare i miei pensieri relativamente a questioni su come i flussi energetici delle piante trovino riscontro nel sapore, o sui diversi ‘gusti’ della terra… ma, mi rendo conto, non è questo il tempo e l’occasione…
E poi ci sono i Sensi Altri, che possono muoversi e percepire in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio, in cui Tutto può essere e in cui la Natura può assumere infinite manifestazioni. Le intuizioni, le idee, i sogni, l’immaginazione e tutto il ‘sentir diverso’ trovano spazio in questo luogo fantastico e senza limiti, in cui la Natura di ognuno di noi può finalmente affermarsi. Immagino che ci siano infinite chiavi di lettura della Natura nel suo essere. Tutto dipende da quale porta si desidera aprire.
Devi capire Mario, che io cerco di comunicare con la Natura da quando sono piccola. Cerco di comprendere il suo linguaggio da molto tempo, dapprima inconsapevolmente, ora consapevolmente e più determinata che mai, data l’urgenza dei tempi che siamo chiamati a Vivere. Mi esercito ogni singolo giorno della mia esistenza in questa meravigliosa scuola di Vita. E più mi sintonizzo, più resto stupita. ‘Meraviglia’ torna di nuovo alla mia mente. Scusa se sono ripetitiva, ma è una Scuola di Bellezza difficile da comunicare. E’ come se ogni giorno apprendessi qualche segreto. Paracelso parlava di Signatura. Di ‘segni’ portati dalle piante per comunicare agli uomini quale utilizzo quella pianta avrebbe potuto avere per la cura di qualche disturbo fisico umano. Ancora quella dominanza di energia maschile, ancora quella visione con solo l’uomo al centro di ogni cosa… In Natura tutto è in comunicazione, non ci siamo solo noi.
Se noi non ci saremo più, Lei rimarrà e continuerà il suo gioco di continua creazione, distruzione e trasformazione al di fuori dello spazio e del tempo. Se non in questo universo, in altri innumerevoli universi paralleli. Quando temo per le sorti della Natura, mi ritrovo a pensare a Cernobyl. A come boschi, piante e animali hanno il ripreso il dominio di quella regione, al fatto che i Lupi sono tornati a popolare quelle terre avvelenate. Persino in questo folle avvenimento sembra esserci un qualche strano disegno naturale…
La Natura è colei che compone, armonizza e influenza il corso degli eventi. Principio non determinabile per noi, per quanto ci accaniamo a tentare di comprenderlo. Impossibile capire per davvero i suoi meccanismi e le sue particelle elementari, anche perché la maggior parte della realtà non è osservabile. Sorrido quando sento parlare delle ultime e grandi scoperte dell’uomo in fatto di Natura. Perché la maggior parte degli scienziati passa troppo tempo nei laboratori, davanti al computer, lontano dalla Natura e, soprattutto (a voler esser buoni), a loro manca la visione d’insieme dell’infinito Regno della Natura. Ti parlo da primatologa ed etologa. Come fai a comprendere il comportamento di un Lemure se non entri nei suoi panni, se non vivi l’ambiente con i suoi occhi, con le sue esigenze alimentari e perché no, anche ‘amorose’? Per quanto tu ti sforzi, non vedrai mai davvero con i suoi occhi, non ti avvicinerai mai all’universo dei suoni e dei segnali odorosi da lui percepiti. Per non parlare delle Piante… Non tutto è determinabile, anzi… Per questo la Natura è così difficile da afferrare e definire…
Ogni elemento naturale è interconnesso con gli altri. Il famoso ‘Qui e Ora’ vale anche per la dimensione naturale. E’ tutto un ‘botta e risposta’, uno ‘stimolo-risposta’. Un mondo fatto di segnali prodotti da innumerevoli esseri viventi e ambienti in continuo flusso e comunicazione. Impossibile afferrare il Tutto, e comunque serve una visione d’insieme per cogliere parte di quei meccanismi, torno a ripetere. Poi ti sorprendi a comprendere che quel meccanismo proprio della Natura ti aiuta a capire qualcosa di te, delle relazioni che ti circondano, delle dinamiche comportamentali degli uomini e di tutti gli abitanti del regno naturale.
La Natura è per me il faro che sin da quando ero piccola mi ha illuminato la via e la vita. In passato come oggi, questo faro mi consente di sognare, immaginare, di creare… è la ‘mia’ musa ispiratrice, il ‘mio’ credo, il ‘mio’ mondo. ‘Mia-mio’ inteso non come possesso, ma come tipo di vibrazione che in me risuona in maniera chiara. Credo che la Natura sia uno dei canali per comprendere i nostri talenti e chi siamo veramente.
Poco alla volta, relazionandomi con lei, sempre in maniera diversa e nuova, ho compreso (o forse sarebbe meglio dire… ‘sto comprendendo’) chi sono e dove desidero andare. Spero di non essere fraintesa quando dico che sento di essere un’interprete della Natura che cerca di portare alcuni dei suoi messaggi a chi non riesce ad ascoltarli per varie ragioni. Informazioni che io cerco di tradurre e trasmettere in maniera semplice alle persone che si sentono attratte da lei, ma che non hanno avuto l’opportunità di conoscerla da vicino, di viverla, osservarla, ammirarla, di innamorarsi della sua imprevedibile bellezza e genialità.
I più la temono perché si ha paura di ciò che non si conosce. E la maggior parte degli uomini dei paesi ‘evoluti’ proprio non la conosce. Alcuni ‘potenti eletti’ invece, incapaci di provare emozioni amorevoli e empatiche, sono ben consapevoli della sua capacità di far risuonare i cuori all’unisono e la temono ancor più di chi non la conosce. Pensate alle emozioni indotte da una montagna, da una cascata d’acqua, dalla vista di una balena che partorisce un piccolo e lo tiene sollevato sul pelo dell’acqua per farlo respirare… Le emozioni di amore destate dalla Natura spaventano, spaventa la sua libertà di esprimersi e l’incapacità di dominarla per davvero. Per questa ragione vi sono forze che tentano di distruggerla con vorace e velenoso accanimento, al pari di quanto subiscono figure scomode rivelatrici di verità. Ma in fondo, anche questo è Naturale…
Ora, un seme è stato lanciato. Forse ha trovato un terreno fertile, o forse no… Comunque sia, credo che siamo tutti Semi venuti dal Cielo per fecondare la Terra, chi lo sa quanti bei paesaggi ne verranno fuori…?
Grazie Mario per avere solleticato il mio intelletto, steso i miei programmi e smosso le mie emozioni.