Amanti dell’aglio vi do’ una buona notizia. Un paio di mesi fa un aglietto discreto, molto simile all’erba cipollina, ha iniziato a spuntare nei campi, nelle vigne e al margine dei boschi. Viene chiamato comunemente “Aglio delle Vigne” o “Pippolino”. I toni smorzati dell’autunno lo rendono quasi invisibile, ma se aguzzate la vista lo noterete. Un’altra buona notizia è che il suo sapore nei mesi freddi è particolarmente dolce e delicato, mentre in primavera inoltrata diventa più amarognolo… ma tanto a quel punto dell’anno spunterà nei boschi suo cugino: il mitico Aglio Orsino! Insomma, Madre Natura ci rifornisce di agli selvatici durante l’intero arco dell’anno… pensate che in Italia ne esistono oltre 50 specie, tutte dotate di notevoli proprietà benefiche per il nostro organismo: antisettiche, disinfettanti, diuretiche, vermifughe e ipotensive. E concludo con un’altra buona notizia… sono tutte commestibili!
Cresce in colonie abbondanti simili a grossi ciuffi d’erba cipollina. Il colore verde delle foglie assume spesso delle tonalità bluette. Tra maggio e luglio compaiono le infiorescenze caratterizzate da pochi fiori e numerosi bulbilli, ciascuno dei quali può produrre una nuova pianta. I fiori sono rosati o bianco-verdi.
Si incontra frequentemente al limite delle coltivazioni, nei campi, nelle vigne e a margine dei boschi.
Innumerevoli sono le applicazioni in cucina. Se siete amanti dell’aglio e dell’erba cipollina, questa pianta ha un sapore che li ricorda entrambi: il bulbo simile al primo, le foglie alla seconda. Ottima per insaporire carni, pesce, zuppe, gratin, flan, sughi… e chi più ne ha più ne metta! Volendo i bulbi, piuttosto grandi nella pianta matura, possono essere conservati sott’olio o sott’aceto.
Innumerevoli le proprietà di questa pianta. Come tutti gli agli, ha un forte potere disinfettante e antisettico. Il suo consumo porta beneficio alla mucosa intestinale, contrastandone l’infiammazione. Nota anche la sua azione vermifuga e ipotensiva.
Come altre piante della stessa famiglia, l’Aglio Vineale ha fiori sterili che non producono semi; al loro posto, tra i pedicelli fiorali, vi sono tanti bulbilli aerei in grado di germogliare.