E’ una delle erbe infestanti più detestate dai coltivatori. Chiunque abbia un pezzettino di orto avrà fatto la sua conoscenza. Mentre noi ci accaniamo a sradicarlo dai nostri terreni, in America Centrale l’Amaranto è stato introdotto come ortaggio. Nonostante le foglie risultino piuttosto robuste e ruvide, il loro gusto è delicato, con note nocciolate. Io ne sono molto golosa, tant’è che mi intrufolo spesso nei campi per rubarne un po’, sempre pronta a giustificarmi con i contadini per dir loro che sto solo togliendo un po’ di erbacce! Al suo interno abbondano proteine, sali minerali e vitamine.
Il fusto ha un portamento eretto e man mano che la pianta cresce sviluppa delle parti legnose alla base. Le foglie hanno margini lievemente ondulati e nella pagina inferiore (se la girate al contrario per intendersi) appaiono evidenti delle nervature sporgenti e lievemente pelose.
Oltre a prediligere le colture, i terreni incolti, i ruderi o il greto di un fiume, l’Amaranto è comune anche nei cantieri o persino lungo i marciapiedi di città.
E’ una delle erbe spontanee più buone e delicate che potete trovare. Le foglie sono commestibili sia crude che cotte, ma la loro consistenza un po’ ruvida rende preferibile una leggera cottura. Vi consiglio di tagliarlo in un po’ finemente e di farlo appassire direttamente in padella per 3 minuti con poco olio. I semi sono egualmente commestibili e possono essere saltati brevemente in padella e mescolati alle farine, proprio perché particolarmente nutrienti.
Al suo interno abbondano proteine, sali minerali e vitamine; in particolare, Calcio, Ferro, Potassio, vitamine A, PP e C.
Una pianta molto simile all'Amaranthus retroflexus, l'Amarantus caudatus, era un'ortaggio molto importante nella dieta degli Aztechi.